EP #1

di Claudio Consoli

 

EP #1

(dove la lingua d’Albione, per una volta, ci fornisce più opzioni dell’italico idioma ed il “journey“  del #0 si fa trip”)

 

 

 

1. “White Rabbit”, dalla colonna sonora di “Paura e delirio a Las Vegas” (originariamente presente nell’album “Surrealistic Pillow” degli Jefferson Airplanes del 1967), la tana del bianconiglio è un posto pericoloso…non sai quale dimensione troverai dall’altra parte, se lo specchio sarà un portale da attraversare o solo una superficie piana e regolare coperta da una coltre di neve…

2. “The Pusher”, dalla colonna sonora di “Easy Rider” (originariamente presente nell’album “Steppenwolf” del gruppo omonimo del 1968), quando certi confini vengono oltrepassati, ruoli e funzioni sociali si fanno più indistinti e loschi figuri possono dispensare tutto ciò di cui si ha bisogno.

3. “In a Gadda da Vida” dalla colonna sonora di “Manhunter” (originariamente presente nell’album “In a Gadda da Vida” degli Iron Butterfly del 1968), come guardando attraverso una lente aberrante, quando la mente si nutre di percezioni alterate, uno splendido giardino può diventare un luogo oscuro, popolato da creature pericolose.

4. “Comfortably Numb” da “The Wall” dei Pink Floyd del 1979, quando un muro di menzogne artificiali o di false e auto indulgenti difese, ti separa dalla realtà, si diventa facile strumento di manipolazione ed allora anche un piacevole stordimento può rivelarsi una trappola.

5. “Born Slippy .NUXX”, 1996, degli Underworld, tratto dalla colonna sonora di “Trainspotting”, dove saltato il muro, riattraversato lo specchio e riaperti gli occhi, anche nel momento più inaspettato, si capisce ciò che veramente conta e lo si sceglie una volta per tutte!

 

 

Note sulla playlist:

L’album che contiene “White Rabbit” vide la fattiva supervisione e partecipazione di Jerry Garcia dei Grateful Dead, “guru” musicale e non solo del movimento hippie e personaggio di spicco della scena di San Francisco negli anni sessanta.

“The Steppenwolf” devono il loro nome al romanzo di Herman Hesse “Der Steppenwolf” del 1928 ed alle origini tedesche del fondatore del gruppo.

“In a Gadda da Vida” è la storpiatura di quello che originariamente avrebbe dovuto essere il nome della canzone “In the Garden of Eden”; la leggenda vuole che il cantante degli Iron Butterfly, durante le prime prove della canzone o forse durante le prime esibizioni live della band, fosse talmente alterato dalla sperimentazione di sostanze allucinogene da non riuscire a cantare in una lingua coerente.

“Comfortably Numb” oltre che nel film “Pink Floyd The Wall” è presente in una notevole versione live nella colonna sonora di “The Departed” di Martin Scorsese dove è eseguita da Roger Waters Feat. Van Morrison & The Band.

“Born Slippy. NUXX” è effettivamente un remix di un brano praticamente identico chiamato semplicemente “Born Slippy” a cui gli Underworld aggiunsero delle brevi strofe di cantato per la realizzazione della soundtrack di Trainspotting.

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