EP#6

di Claudio Consoli

EP#6

(il vecchio Jack e la sua lanterna, vagano tra due mondi in una cerca eterna, era furbo il fattore, più furbo anche del male, ma commise un errore, un errore fatale, per questo ora erra nei luoghi più bui; saprai essere furbo, più furbo di lui?)

(playlist di Halloween con aggiunta di zolfo)

 

 

 

1.“Halla alle halla al rabka hall”. 2007, album “Under Satanae” dei Moonspell, le stelle giuste allineate nel cielo, la data è ormai giunta, il bosco risuona di cantilene ancestrali, tamburi e voci nella notte, manca solo una…

2.“Witch”. 1977, album “Suspiria” dei Goblin, nessun rito si compie senza il degno officiante, un’oscura figura, al centro di antiche pietre, cerca in un sacco qualcosa…

3.“Bible Black”. 2009, album “The Devil You Know” degli Heaven and Hell, un oscuro grimorio emerge dalle trame di iuta, rilegato in una pelle grinzosa e resa fragile dagli anni (quanti?), non appena due mani dalle ossute falangi lo aprono, volute di polvere e monotoni rintocchi si spandono nell’aria:

4.“Hell’s Bells”. 1980, album “Back In Black” degli AC/DC, cupe campane echeggiano nel bosco, chiamano a raccolta e dettano un ritmo ipnotico, prepedeutico alla trance, all’inizio del rito.

5.“Dead Skin Mask”. 1990, album “Seasons In The Abyss” degli Slayer, un elemento è spesso presente in molti rituali: una maschera. Per nascondere se stessi? Per sottolineare come ogni partecipante è uno e multiplo, parte di un’unica assemblea? Per significare la mutazione, la metamorfosi in qualcosa di altro da se?

6.“Black Sabbath”. 1994, album “Nativity In Black I – A Tribute To Black Sabbath” dei Type O Negative, non manca alcunchè, tutti gli elementi sono presenti, che il Sabba cominci!

7.“Fear Of The Dark”. 1992, album “Fear Of The Dark” degli Iron Maiden, “Non piangete bambini! Tornate a dormire! Ma no! Non c’è nessuno nell’armadio e non c’è niente nell’angolo! Quante volte vi ho detto di non guardare quei brutti film, non ascoltare quella musica tremenda e piantarla con quei libracci e fumetti pieni di mostri?E quei videogiochi violenti poi? Forza! A dormire!Era solo un brutto sogno!”. ……. O no?

 

 

 

Per ascoltare la EP#6 e gustarne i video correlati cliccate sul link seguente: http://www.youtube.com/playlist?list=PL5141918E5DCC9BA5

Curiosità sulla playlist:

Strano, ma vero, i Moonspell sono una death metal/gothic band portoghese, non scandinava, non americana, PORTOGHESE!

Oltre alle loro arcinote e pregevoli colonne sonore, i Goblin hanno anche pubblicato un album prog-rock intitolato “Il Fantastico Viaggio del Bagarozzo Mark” primo disco da loro prodotto con parti cantate; il disco uscì nel 1978 e fu commercialmente un disastro ma essendo musicalmente validissimo, divenne un piccolo cult e si meritò una ristampa in cd nel 2001.

Gli “Heaven and Hell” sono in realtà uno spin-off dei Black Sabbath o se preferite gli stessi Black Sabbath sotto mentite spoglie, in quanto la line-up era originariamente formata dagli stessi musicisti che, in epoca post Ozzie, avevano inciso l’album “Heaven and Hell”: Toni Iommi alla chitarra, Gezeer Butler al basso, Bill Ward alla batteria e il compianto Ronnie James “Dio” alla voce, anche se Ward diede subito forfait e venne sostituito dall’ottimo Vinnie Appice, ricostituendo quindi l’efficientissima line-up di “Dehumanizer”.

“Back In Black” con la sua copertina nera, l’inizio con le campane a morto e le ricorrenti tematiche funeree, fu infatti inciso dagli AC/DC in seguito alla morte del loro primo cantante Bon Scott.

Il cantante e bassista degli Slayer Tom Araya, coltiva un’insana passione per i serial killer: “Dead Skin Mask” è ispirata alle nefande gesta di Ed Gein, omicida seriale che usava scuoiare le sue vittime ed usarne la pelle per fabbricare monili e complementi d’arredo nonché, sembra, una famigerata maschera ritrovata nella sua casa in seguito al suo arresto. Il Buffalo Bill de “Il Silenzio degli Innocenti” ne ha tratto ovvio spunto così come hanno fatto Robert Bloch per il suo “Psyco” e Tobe Hooper per “Non Aprite Quella Porta”.

Black Sabbath, nella sua versione originale, è sempre stata per me una pietra miliare del rock “cupo” ma la versione dei Type O Negative è riuscita a rasentarne la perfezione, con una venatura forse addirittura più oscura e gotica.

Sugli Iron Maiden non dico nulla…non sono un gruppo per me ma una religione pagana!

 

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