SINISTER (id. – Usa 2012 – Scott Derrickson)

di Fabio Migneco

( immagine da http://www.cinema4stelle.it/immagini/sinister.jpg )E’ difficile anche nell’horror inventarsi qualcosa non dico di nuovo, ma che sia efficace, con quel giusto connubio di spaventi e storia, effetti più o meno macabri e buone interpretazioni. Così capita che quando qualcuno ci riesce si grida al miracolo, esagerando un tantino…

Detto questo va riconosciuto che la pellicola in questione, pur sfruttando idee non certo nuove, riesce nel suo compito, perché il regista ha saputo creare la giusta atmosfera, che in un film di questo genere significa tanto, quando non tutto. Ethan Hawke, attore dai gusti raffinati, capace di scelte sensate che ne riflettono l’eclettismo, anche qui riesce a dare la giusta umanità e ambiguità al suo personaggio e – forte anche del suo training teatrale (che continua tuttora) – sa emozionare e creare empatia nello spettatore anche con pochissimo.

La vicenda è sicuramente inquietante e se il Bagul, il demone in questione, altri non è che l’ennesima variante del boogeyman, il nostro babau o uomo nero ecc. (tanto che nei disegni dei bimbi viene chiamato Mr. Boogey), questa volta il paranormale che irrompe lovecraftianamente nel reale fa il suo effetto. Anche grazie ai filmini in super-8 che il protagonista ritrova e guarda attonito e senza parole fino a quando il proiettore continua a girare a vuoto, con un suono che viene riprodotto ossessivamente ma in maniera assolutamente funzionale anche in colonna sonora, più volte fino ai titoli di coda. E non importa se spesso gli spaventi sono quelli soliti, abilmente pilotati da qualcosa o qualcuno che irrompe in scena dal nulla, sottolineato dalla musica o dagli effetti sonori (ormai è un cliché ok, ma probabilmente se non ci fossero ci mancherebbero), la miscela funziona.

Se c’è un vero difetto sta forse nell’aver indugiato troppo nella parte centrale, leggermente ripetitiva, a scapito di un bel finale che forse avrebbe giovato di qualche minuto in più. Da qui a gridare al miracolo ce ne vuole, ma senza dubbio è uno dei più riusciti horror-thriller dell’ultima annata e quindi ben venga. Il problema semmai è che, visto il successo, faranno quasi sicuramente un sequel o anche più di uno. E probabilmente ne annulleranno il potenziale come già successo più volte in passato con altre vicende e personaggi (ad esempio con Saw in anni recenti). Andando a rovinare anche il ricordo del primo film che, invece, ha una sua finitezza e potrebbe tranquillamente restare un esemplare unico, tra i bei titoli del suo genere, un risultato assolutamente non da poco.

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