Santi e streghe. La Notte di San Giovanni a Grottaferrata.

di Francesco Bordi

L’arrivo della stagione estiva viene spesso sottolineato da eventi naturali e da manifestazioni umane. Se il caldo in aumento e la presenza dei vari insetti tipici del periodo vanno indicando che la bella stagione sta mettendo il proprio piede nella nostra vita, le varie attività ludiche ed artistiche che l’uomo da sempre svolge nella fase entrante estiva vogliono ricordare che serate, svaghi e momenti di ristoro cambieranno brutalmente registro per i tre mesi, circa, a venire.

(immagine da http://www.bethelux.it/sangiovanni.htm)Il momento preciso di questo cambiamento stagionale, in un certo senso più forte e più brusco rispetto agli altri avvicendamenti dei restanti tre periodi, è convenzionalmente indicato nella notte del 23 giugno, ossia la notte di San Giovanni, che cade proprio nel solstizio d’estate. Il giorno, o meglio, la nottata in questione ha sempre avuto una valenza magica, sin dall’età precristiana quando in quella data venivano officiati riti come ad esempio i falò accesi nei campi, la raccolta delle erbe, le pratiche di divinazione e particolari danze celebrative del simbolico matrimonio fra il sole, che sulla terra ha il suo corrispettivo nel fuoco, e la luna riscontrabile nell’acqua e ancor meglio nella rugiada dei campi. Le valenze magiche di questa notte che vide, secondo il calendario liturgico, la nascita di San Giovanni Battista (precisamente il 24 giugno), sono svariate e cambiano modalità a seconda delle zone in cui si festeggia l’evento. Questo peculiare cambio di stagione viene sottolineato anche in altre culture, come ad esempio nel nord Africa dei berberi, in alcune aree della Spagna come ad esempio a Pamplona o ancora nelle zone rurali della Germania, solo per citarne alcune, ma l’elenco sarebbe molto più lungo. In moltissime culture infatti esistono figure importanti come donne che in questo periodo si occupano di riti di purificazione, della raccolta di erbe curative, delle cucine di particolari pietanze fortemente legate alla cultura dei campi e dell’interpretazione più vitale possibile delle danze celebrative del rapido cambiamento climatico… in una parola le streghe.

Proprio alla notte delle streghe è dedicata l’attenzione della fondazione “Il Campo dell’arte” che ha sede nella zona di Grottaferrata, Roma. Si tratta di una realtà in crescita che partendo dal territorio gestito, il campo propriamente detto, intende coniugare gli incontri artistici con le manifestazioni enogastronomiche. Quattro ettari di terra adibiti dunque a laboratori d’arte, installazioni ed eventi che cerchino di essere sempre più particolari nell’offerta, rispetto al consueto, proprio per la volontà di sfruttare al meglio il potente elemento naturale della Fondazione. Nella stagione estiva i gestori del campo sembrano essere particolarmente attivi e in tal senso la notte delle streghe è un bel biglietto da visita. Giovedì 23 giugno presso la fondazione Il campo dell’arte in Via Vicinale di Valle Marciana dalle 19:30 fino a tarda notte si festeggerà questo magico solstizio d’estate. La serata prevede le cene a tema che quindi avranno nel menù, fra le altre cose, quelle erbe e quei liquori tipici della tradizione rurale non solo italiana, ma anche di altre zone influenzate dalla cultura delle streghe. Nel dettaglio si potranno gustare pasta e fagioli e tabulé tra i primi piatti, lumache -piatto tipico della notte tradizionale- e carne alla brace di animali provenienti da allevamenti biologici. Seguiranno zucchine in escapece, frittate e friggitelli come contorno, a fine pasto dolci alle noci. Oltre all’aspetto culinario di certo fortemente curato dagli chef Francesca Ricciardi ed Emiliano Giorgio, nel corso della serata si potranno osservare alcuni riti del solstizio come quello del piombo fuso e si potrà godere dell’euforia scaturita potente dai canti e dai balli popolari.

L’aspetto musicale sarà arricchito dalla presenza dell’artista Nando Citarella che ha saputo fare da consapevole ponte fra la cultura sonora e ritmica araba, l’andalusa, quella partenopea confluite tutte assieme nelle sonorità dell’America latina.

Ci incuriosisce molto l’interpretazione di una notte così folkloristica da parte dei gestori del “Campo”. Lo Staff di Culturalismi ha la sensazione che sentiremo spesso parlare degli eventi curati da questa fondazione. Per il momento il 23 giugno si va a Grottaferrata a vedere come ballano, come cantano e come cucinano queste streghe.

Per maggiori informazioni e curiosità sulla notte di San Giovanni:

http://www.lucedistrega.net/documenti/feste-sgiovanni.htm

Per maggiori informazioni sull’artista della serata Nando Citarella e sulle sue sonorità:

http://www.nandocitarella.it/index-tam.htm

Per maggiori info sulla fondazione “Campo dell’Arte” e sull’evento del 23 giugno:

http://www.campodellarte.it/

Tel. 0039 / 06 79350732

Cell. 346 6861336

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